Il borgo di Noci è un luogo incantevole e affascinante, situato in un paesaggio unico al mondo. I trulli e le masserie, tipici della zona, rivelano immediatamente ai visitatori che si trovano in una delle aree più affascinanti della Puglia. Il paese è situato a metà strada tra Bari e Taranto, arroccato su una delle splendide colline delle Murge. È circondato da rigogliosi boschi di fragno e da altri territori di grande fascino, come quello di Alberobello. Ecco cosa c’è da vedere a Noci, uno dei borghi storici più belli della Puglia.
Uno dei luoghi simbolo e tra i più suggestivi di Noci è la Chiesa Matrice, dedicata a Santa Maria della Natività. Costruita nei primi anni del XIV secolo, si narra che sia stata voluta da Filippo I d’Angiò. Secondo la tradizione, il principe di Taranto avrebbe avuto un’apparizione della Madonna in questa zona e, per commemorare l’evento, avrebbe fatto costruire la chiesa. All’interno, si possono ammirare splendide opere d’arte e architettoniche, tra cui un fonte battesimale policromo trecentesco. Anche l’esterno della chiesa è ricco di elementi di valore, come l’antica facciata tardo-gotica e il campanile.
Poco distante, si erge la Torre dell’Orologio, o Torre Civica, simbolo del paese dal XIX secolo.
Un altro luogo che merita una visita è la chiesa abbaziale di Barsento. La data della sua costruzione è stata a lungo dibattuta dagli studiosi, ma oggi si ritiene che sia stata edificata tra l’XI e il XII secolo, data la presenza di elementi romanici. La chiesa si trova sulla cima di una collinetta affacciata sul canale di Pirro, a circa 6 km dal centro abitato.
La Chiesa dei Cappuccini, che subì modifiche tra l’Ottocento e il Novecento sul vecchio convento francescano fondato nel XVI secolo, è un altro punto di interesse. Al suo interno, nella sagrestia, si trova una tela seicentesca attribuita a Luca Giordano, raffigurante la Vergine.
Degni di menzione sono anche il monastero benedettino della Madonna della Scala, fondato da don Emanuele Caronti nel 1930 su un edificio benedettino situato a circa 5 km dal centro abitato, e il santuario della Madonna della Croce, situato a 1 km dal centro storico e risalente al XV secolo. Al suo interno si trova l’affresco della Madonna della Croce, di autore ignoto del XV secolo, restaurato nel 1999 e nel 2020.
Un’altra particolarità di Noci sono le gnostre. Si tratta di piccoli cortili aperti che si affacciano sulle viuzze del centro storico. Inizialmente erano vere e proprie strade, poi chiuse tra le abitazioni che si moltiplicarono con l’aumento della popolazione. Oggi, queste aree chiuse su tre lati sono una delle attrazioni più note e apprezzate per i visitatori, soprattutto durante il periodo autunnale.
Noci è una località ricca di eventi e tradizioni, oltre che di luoghi storici da visitare. Durante la Settimana Santa, assumono grande importanza la processione dei Misteri e la processione del Cristo di Casaboli. Nella prima, le statue raffiguranti vari momenti della Passione di Cristo vengono portate per il paese in commemorazione dei momenti salienti della Passione e Morte di Gesù; nella seconda, viene portato in processione un crocifisso molto antico e venerato dai nocesi, tradizionalmente proveniente dal casale di Casaboli, da cui il nome dell’evento. Un altro appuntamento importante per il borgo è la festa patronale in onore della Madonna della Croce, che si celebra dal 30 aprile al 4 maggio. Durante questi giorni si svolgono diverse manifestazioni e pellegrinaggi nel paese. Noci si anima inoltre per la festa di San Rocco. Dopo l’evento liturgico del 16 agosto e della prima domenica di settembre, si tiene la fiera omonima, ricca di eventi e iniziative. Durante la seconda domenica di ottobre si celebrano i solenni festeggiamenti in onore di Maria SS.ma del Rosario e dei santi medici Cosma e Damiano. Oltre alla commemorazione liturgica, ci sono concerti bandistici, spettacoli pirotecnici e luminarie. La processione serale del lunedì è preceduta da sbandieratori e una cavalcata. Inoltre, tra ottobre e novembre, a Noci si tengono diverse sagre e feste. La più famosa è il “Bacco nelle gnostre”, dedicata al vino novello, alle castagne e al cioccolato. I piccoli cortili che si affacciano sulle strade del centro storico diventano luoghi di aggregazione, dove residenti e turisti si incontrano per gustare vino e caldarroste.