Burano, una delle tre isole principali della laguna di Venezia, è il luogo dove l’arcobaleno sembra dimorarvi. Tra colori e merletti, nell’incanto del suo borgo tantissimi visitatori si ritrovano a sognare.
Burano, isola dei colori e dei merletti. Un borgo magico, poco distante dall’aristocratica Venezia. Per arrivarci, basta salire su un vaporetto e attendere il suo arrivo nel piccolo porticciolo. Appena la barca si avvicinerà alle verdi e placide acque, si avrà l’impressione di essere approdati in un luogo magico, uscito da una fiaba o dalla fantasia di qualche artista.
Insieme a Mazzorbo e a Torcello, Burano è il posto perfetto per riposare la mente e il cuore, lontani dalla vita caotica e frenetica di tutti i giorni. Qui tutto ha un ritmo lento, a dispetto della vivacità dei colori.
Burano, la storia
Secondo un’antica leggenda, l’arcipelago del quale Burano fa parte fu abitato fin dal 639 d.C., anno in cui fu fondata la Cattedrale di Santa Maria Assunta a Torcello ad opera degli Altinati, una popolazione che fuggiva dai barbari capeggiati da Attila e che per prima costituì un nucleo abitativo sulle argillose barene. Tuttora, la vita sull’isola è basata su antiche tradizioni: gli uomini si dedicano principalmente alla pesca, mentre le donne creano meravigliosi merletti con la tecnica del tombolo.
Perché Burano è così colorata?
Ogni casa a Burano ha un colore perché deve aiutare i pescatori ad orientarsi. Annualmente, gli abitanti rinfrescano le tinte delle facciate e, con orgoglio, si mostrano con le mani e gli abiti sporchi di tante sfumature. Sono i Buranelli (al maschile) e le Buranelle (al femminile), circa 2750, che rispondono ai nomi di Maria, Tina, Arturo, Bepi. Oggi ogni famiglia sceglie liberamente il colore da dare alla propria casa mentre in passato la decisione spettava unicamente al Comune. Tra le case più estrose e famose, quella di Bepi delle caramelle è senza dubbio da non perdere. Appassionato di pittura e di cinema, Bepi si occupava della manutenzione del cinema Favin. Quando il cinema chiuse, Bepi decise di mettere, proprio davanti al suo portone, una bancarella per vendere, appunto, caramelle.
Il tombolo di Burano
A Burano, le donne si dedicano tombolo. Secondo un’antica leggenda, un pescatore, promesso sposo ad una buranella, era stato attirato dal canto delle sirene mentre si trovava con la sua barca in mare. Poiché non si lasciò tentare, la regina di costoro gli fece un dono: un velo da sposa ottenuto dalla schiuma del mare. Il giorno delle nozze, la fanciulla fu così invidiata dalle compaesane che ne nacque una competizione nell’intento di imitare quel merletto utilizzando aghi sempre più sottili.
Cosa vedere a Burano
Ecco le principali attrazioni di Burano:
- una passeggiata lungo Piazza Galuppi, tra negozietti di souvenir e ristoranti
- una visita al Museo del Merletto
- entrare nella chiesa di San Martino Vescovo e nell’adiacente Cappella di Santa Barbara
- andare a vedere la statua di Remigio Barbaro dedicata a Baldassarre Galuppi
- recarsi sotto al Campanile Storto di Burano
- non perdere la Casa di Bepi
- comprare la Bussolà, il dolce tipico dell’Isola oppure l’Esse di Burano
- assaggiare il risotto di gò, un pesce tipico dell’isola
Come arrivare a Burano
Per arrivare a Burano, da Venezia, si prende la linea LN di vaporetto da Fondamenta Nuove o San Zaccaria. Il tragitto dura circa 45 minuti.
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